La chiusura dell’EXPO è ormai alle porte...
Ci sono andato quest’estate e, personalmente, ne sono rimasto affascinato. Ho visitato i padiglioni di ben 36 Paesi: Myanmar, Laos, Sierra Leone, Cambogia, Cuba, Kenya, Tanzania, Tunisia, Francia, Unione Europea, Albania, San Marino, Algeria, Belize, Suriname, Barbados, St Vincent & the Grenadines, Saint Lucia, Grenada, Guyana, Dominica, Corea del Nord, Stati Uniti, Ecuador, Russia, Oman, Turkmenistan, Indonesia, Turchia, Vanuatu, Serbia, Polonia, Cina, Giordania, Gambia, Argentina. Date le lunghe code, come immagino sarà capitato di vedere anche a voi, vi assicuro che non è poco.
In uno stand ho acquistato un particolare passaporto di Expo Milano 2015: bastava entrare nei vari padiglioni e, mostrandolo al personale, si potevano ottenere i visti dei vari Paesi. L’ho trovata un’idea interessante, perché ogni passaporto è unico, numerato con numeri progressivi, infatti non ne esistono due uguali. Ho raccolto i visti dei Padiglioni visitati come in un Passaporto vero; un bellissimo ricordo del viaggio intorno al mondo.
Ho visto padiglioni piccoli ed altri medi, ma purtroppo per i padiglioni grandi c’era troppa coda (un’ora e tre quarti di attesa per gli Emirati Arabi; due ore e mezza per il Kazakistan; tre ore per il Giappone e addirittura quattro ore per il padiglione Italia!).
Un padiglione che mi ha colpito particolarmente è stato quello della Polonia (forse anche perché adoro questo Paese, ci vado spesso in vacanza): le pareti erano costruite completamente con le cassette usate per trasportare le mele, uno dei principali prodotti dell’agricoltura polacca. Appena entrati ci si ritrovava in un giardino quasi magico, assomigliava ad un labirinto, c’erano con molti filari di mele, piante tipiche del luogo. Si poteva inoltre ascoltare la musica di Chopin, suonava Krupinski, un giovane artista polacco. Quello che mi ha colpito di più di questo padiglione è il trenino di cioccolato, bello da vedere ma sarebbe stato più bello se avessi potuto mangiarlo. Il modellino è stato interamente realizzato in cioccolato dal laboratorio di Ernest Wedel, uno dei più importanti produttori d’Europa.
Ho anche fatto scattare una foto virtuale assieme alla statua di Nicolò Copernico.
Un altro padiglione che mi è piaciuto tantissimo è stato quello dell’Oman: il padiglione presentava in modo molto ben organizzato i principali prodotti agricoli della nazione e le persone impegnate nelle attività di produzione del cibo.
Particolari i prodotti del Laos, ho apprezzato soprattutto gli stcky rice: riso, uova e salsa di pesce, mi viene ancora l’acquolina in bocca...
A mio avviso, è molto carino anche il padiglione dell’Unione Europea, c’erano solo due cortometraggi in cui veniva illustrata la storia di Sylvia e Alex, ma con straordinari effetti speciali multimediali che rispecchiano in pieno lo spirito dell’UE: ragazzi diversi ma uniti nella diversità.
È stata un’esperienza fantastica...
Nicola 3F