Via della Seta: il blog dei ragazzi

LORENZO MAJOR

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Ciao ragazzi, questo giovedì, come ben saprete, è venuto a parlarci della sua vita sperando che possa esserci d'insegnamento, Lorenzo Major. Non ho scritto questo post al fine di riassumere la sua biografia dal momento in cui sappiamo tutti chi è e i numerosi sport in cui è riuscito a mantenere alto il suo nome. Se devo essere sincera prima di sentirlo parlare, pensavo che sarebbe stato uno dei soliti incontri "lo-sport-fa-bene-e-tante-belle-parole" e invece mi sbagliavo. (Lo so, ora mi direte , ma io non vi darò importanza perchè non è questo l'argomento di cui voglio parlare) Penso che Lorenzo Major, prima di essere un atleta, sia una persona sincera. Il modo diretto e semplice con cui ci parlava mi ha fatto intendere che ci teneva veramente a raccontarci la sua storia, ma soprattutto a farcela capire. Un'altra cosa che mi ha colpito sono stati i suoi occhi pieni di vita quando parlava dei suoi traguardi tagliati. Un giorno, spero di poter parlare anche io con quello sguardo. Penso che nessuno abbia però veramente capito la sua soddisfazione in quei momenti. E voi? Cosa pensate di questo incontro? Vi ha insegnato qualcosa? Irene Z 3F'

LA TECNOLOGIA CI SALVERA'?

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Ciao ragazze, ciao ragazzi! Oggi vorrei porvi un quesito,....

Può la tecnologia risolvere da sola il problema del riscaldamento globale?

Probabilmente no, ma di certo idee innovative all’insegna del green possono cambiare il nostro impatto sull’equilibrio già compromesso del nostro bel pianeta, magari senza stravolgere troppo alcuni nostri stili di vita. VOGLIAMO VEDERE UN ESEMPIO?  Cliccate qui e fatemi sapere :-) prof.ssa Maccatrozzo

POETRY THERAPY

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Ciao ragazze, ciao ragazzi! Mai come in questi giorni di violenza e terrore e paura sento il bisogno di bellezza! Ho trovato una cosa bella....un video....lo voglio condividere con voi. http://poetrytherapy.it/ https://youtu.be/QyidoXyaCvc A presto prof.ssa Maccatrozzo PS: grazie a Chiara per la carezza delle note che accompagnano questo video....    

REPORTER SUPERIORI-LICEO LINGUISTICO

Ciao! Guardando tra i commenti ho visto questo di Georgiana, una ex alunna di questo Istituto nonchè ex ragazza della "Commissione Blog", che quest'anno frequenta il 2° anno del liceo linguistico.  Mi rivolgo soprattutto ai ragazzi di terza, che tra non molto dovranno scegliere la scuola superiore. Penso che l'esperienza di un compagno possa essere davvero utile! Per quanti non lo sanno ci sono anche altri post sul tema: se volete leggerli cliccate tra le categorie la parola ORIENTAMENTO. A presto prof.ssa Maccatrozzo Ho scelto il liceo linguistico Canova e devo dire che il salto dalle medie alle superiori per me, non è stato difficilissimo.intendo dire che il modo in cui studiavo in 3a media, l’ho ripreso in prima superiore. Forse nell’ultimo anno delle medie ho compreso del tutto l’importanza dello studio e dell’istruzione in generale, e questo mi ha aiutato molto. Ho notato che alle superiori aumentano le materie da studiare e di conseguenza lo studio, inoltre anche i prof ogni volta che spiegano un nuovo argomento sappi che la lezione successiva interrogano e quindi sei tu che devi studiare di lezione in lezione. Un altro consiglio che ti posso dare e che di sicuro di aiuterà è questo: quando non capisci qualcosa alza la mano e chiedi al prof di rispiegarlo. Non avere mai paura dei prof (anche di quelli più severi): loro sono lì per farti imparare e tu hai il diritto di imparare. Una cosa positiva delle superiori, secondo me, è che si ha piena autonomia di quello che si fa, ovvero sei tu che devi gestire lo studio, i compiti etc. come vuoi tu:i prof nn “ti stanno dietro” come alle elementari o come i primi due anni (più o meno) delle medie. L’alunno delle superiori è autonomo e responsabile di tutto quello che fa. Se già dalle medie, riesci a trovare il tuo metodo di studio e ricevi una buona preparazione un po’ in tutto, stai sicuro che le superiori saranno un’esperienza fantastica e indimenticabile che ti farà crescere e maturare. Georgiana.

EXPO 2015

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La chiusura dell’EXPO è ormai alle porte... Ci sono andato quest’estate e, personalmente, ne sono rimasto affascinato. Ho visitato i padiglioni di ben 36 Paesi: Myanmar, Laos, Sierra Leone, Cambogia, Cuba, Kenya, Tanzania, Tunisia, Francia,  Unione Europea, Albania, San Marino, Algeria, Belize, Suriname, Barbados, St Vincent & the Grenadines, Saint Lucia, Grenada, Guyana, Dominica, Corea del Nord, Stati Uniti, Ecuador, Russia, Oman, Turkmenistan, Indonesia, Turchia, Vanuatu, Serbia, Polonia, Cina, Giordania, Gambia, Argentina. Date le lunghe code, come immagino sarà capitato di vedere anche a voi, vi assicuro che non è poco. In uno stand ho acquistato un particolare passaporto di Expo Milano 2015: bastava entrare nei vari padiglioni e, mostrandolo al personale, si potevano ottenere i visti dei vari Paesi. L’ho trovata un’idea interessante, perché ogni passaporto è unico, numerato con numeri progressivi, infatti non ne esistono due uguali. Ho raccolto i visti dei Padiglioni visitati come in un Passaporto vero; un bellissimo ricordo del viaggio intorno al mondo. Ho visto padiglioni piccoli ed altri medi, ma purtroppo per i padiglioni grandi c’era troppa coda (un’ora e tre quarti di attesa per gli Emirati Arabi; due ore e mezza per il Kazakistan; tre ore per il Giappone e addirittura quattro ore per il padiglione Italia!). Un padiglione che mi ha colpito particolarmente è stato quello della Polonia (forse anche perché adoro questo Paese, ci vado spesso in vacanza): le pareti erano costruite completamente con le cassette usate per trasportare le mele, uno dei principali prodotti dell’agricoltura polacca. Appena entrati ci si ritrovava in un giardino quasi magico, assomigliava ad un labirinto, c’erano con molti filari di mele, piante tipiche del luogo. Si poteva inoltre ascoltare la musica di Chopin, suonava Krupinski, un giovane artista polacco. Quello che mi ha colpito di più di questo padiglione è il trenino di cioccolato, bello da vedere ma sarebbe stato più bello se avessi potuto mangiarlo. Il modellino è stato interamente realizzato in cioccolato dal laboratorio di Ernest Wedel, uno dei più importanti produttori d’Europa. Ho anche fatto scattare una foto virtuale assieme alla statua di Nicolò Copernico. Un altro padiglione che mi è piaciuto tantissimo è stato quello dell’Oman: il padiglione presentava in modo molto ben organizzato i principali prodotti agricoli della nazione e le persone impegnate nelle attività di produzione del cibo. Particolari i prodotti del Laos, ho apprezzato soprattutto gli stcky rice: riso, uova e salsa di pesce, mi viene ancora l’acquolina in bocca... A mio avviso, è molto carino anche il padiglione dell’Unione Europea, c’erano solo due cortometraggi in cui veniva illustrata la storia di Sylvia e Alex, ma con straordinari effetti speciali multimediali che rispecchiano in pieno lo spirito dell’UE: ragazzi diversi ma uniti nella diversità. È stata un’esperienza fantastica... Nicola 3F