Ciao carissimi ragazzi,
sono Anita Trevisin, sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi e voglio scrivervi a nome di tutti i miei compagni consiglieri.
Dopo qualche giorno di riflessione e, perché no, di adattamento alla nuova, inaspettata e insolita situazione mi ritrovo qui a condividere con tutti voi quello che è il mio pensiero riguardo a questo periodo molto diverso e impegnativo per tutti noi.
Da un momento all’altro ci siamo ritrovati catapultati in una nuova realtà che ci ha costretti a modificare le nostre abitudini: la scuola, gli amici, le nostre passioni…
Non so voi, ma io mi sento un po’ a disagio a vivere in questa dimensione; certo stiamo a casa, ma non vi sembra che già dopo due settimane tutto questo sia difficile da sostenere?
Bisogna cercare il più possibile di evitare luoghi affollati, affinché la pandemia da Covid-19 non si diffonda maggiormente nel nostro Paese. Credo pertanto che sia responsabilità comune adeguarsi alle norme stabilite dal governo e dal Ministero della Salute anche se questo significa privarsi momentaneamente dei contatti e delle relazioni con le persone e gli amici a noi più cari.
Pochi giorni fa il Presidente del Consiglio ha annunciato la chiusura di tutte le attività commerciali, tranne le farmacie e gli esercizi commerciali dediti alla distribuzione di beni alimentari e generi di prima necessità.
Forse, fermare precedentemente l’economia, avrebbe permesso di contenere il numero dei contagi e di risparmiare denaro pubblico necessario ora a sostenere le spese mediche che sono diventate massicce in questo momento.
Ritengo doveroso ringraziare tutto il personale medico, considerando che tra voi ci sarà sicuramente qualche genitore che svolge questo mestiere, soprattutto perché ci stanno aiutando a combattere questo essere microscopico, ma così pericoloso per tutti noi.
Credo sia anche importante ricordare e ribadire l’importanza che il nostro operato ha in questo preciso momento: soprattutto noi studenti siamo chiamati a essere maggiormente responsabili, coscienti e consapevoli delle nostre azioni.
Concludo dicendo che, secondo me, questa è “un’occasione” per renderci conto che nella vita non hanno valore i contatti virtuali, quelli cioè che pensiamo di coltivare attraverso uno schermo, bensì quelli che si condividono tra le persone nelle reali relazioni.
Un caloroso saluto a tutti voi.
#iorestoacasa
#tuttoandràbene
Anita Trevisin e ragazzi del CCR