"Perché siamo tutti parte dello stesso cielo": il viaggio dei bambini della Scuola dell'Infanzia tra sapori, profumi, immagini e suoni dei Continenti, in collaborazione con PIME Onlus.
Per fortuna al giorno d’oggi la discriminazione sessuale, nel lavoro a scuola o perfino a casa, a differenza degli scorsi anni è diminuita ma non scomparsa definitivamente. Una discriminazione avviene verso un uomo ma più frequentemente verso una donna. Anche se non ci sembra, partecipiamo continuamente ad episodi dove le donne vengono oggettualizzate o discriminate.
Fortunatamente, io non sono mai stata vittima di questi irragionevoli episodi,ma purtroppo molte donne lo sono state,come per esempio la professoressa di una mia cara amica. Essendo stata in passato un Oss, questa giovane professoressa aiutava diversi pazienti in ospedale. Un giorno le capitò un paziente sulla mezza età che doveva solamente effettuare un semplice prelievo di routine. Quest'uomo ebbe la sfrontatezza di rifiutarsi di sottoporsi al prelievo, affermando di non volerlo fare semplicemente perché colei incaricata nell’ eseguirlo “era donna”.
Ovviamente ci troviamo di fronte ad un atteggiamento basato sulla totale gnoranza. E quale differenza tra lei e un infermiere del sesso opposto? Non dobbiamo impedire ad una persona di compiere il proprio lavoro solo a causa dell'appartenenza al genere femminile, ma semmai per la sua incapacità a svolgerlo.
Ciao a tutti! Noi della IIIB per ricordare il trentennale della strage di Capaci, avvenuta il 23 Maggio del 1992, abbiamo deciso di scrivere delle lettere al giudice Giovanni Falcone, immaginando che i nostri messaggi vengano appesi all'Albero Falcone (https://www.fondazionefalcone.org). Abbiamo, quindi, preparato una piccola presentazione con le nostre riflessioni. Speriamo vi piaccia! La IIIB.