Via della Seta: il blog dei ragazzi

La Moda

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Ciao tutti, siamo Beatrice P. e Chiara P. della classe 2ª F.

Siamo qui per parlarvi della moda, dalla sua origine fino ad oggi.

 

Moda Fenomeno sociale che consiste nell'affermare, in un determinato momento storico e in una data area geografica e culturale, di modelli estetici e comportamentali (nel gusto, nello stile, nelle forme espressive), e nel loro diffondersi via via che a essi si conformano gruppi più o meno vasti, per i quali tali modelli costituiscono al tempo stesso elemento di coesione interna e di riconoscibilità rispetto ad altri.

La moda nacque nell'ottocento, grazie a telai meccanici e macchine per cucire. 

 Nel 1860 nasce l'alta moda chiamata anche "haute couture". L'alta moda è il settore dell'abbigliamento nel quale lavorano i creatori di abiti di lusso.

Nei secoli passati, l'abbigliamento alla moda era appannaggio delle sole classi abbienti soprattutto per via del costo dei tessuti e dei coloranti usati, che venivano estratti dal mondo minerale, animale e vegetale.Prima dell'Ottocento, l'abito era considerato talmente prezioso che veniva elencato tra i beni testamentari. I ceti poco abbienti erano soliti indossare solo abiti tagliati rozzamente e, soprattutto, colorati con tinture poco costose come il grigio. A questi aggiungeva scarpe in panno o legno. Non potendo permettersi il lusso di acquistare abiti nuovi confezionati su misura, tali classi ripiegavano spesso dell'abbigliamento usato. 

Il termine moda compare per la prima volta, nel suo significato attuale, nel trattato "La carrozza da nolo", ovvero del vestire alla moda, dell'abate Agostino Lampugnani, pubblicato nel 1645. La moda - detta anche, storicamente costume - nasce solo in parte dalla necessità umana correlata alla sopravvivenza di coprirsi con tessuti, pelli o materiali lavorati per essere indossati. In realtà l'abito assunse anche precise funzioni sociali, atte a distinguere le varie classi e le mansioni sacerdotali, amministrative e militari.

Speriamo vi sia piaciuto, ciaoo e buona scuola.😉

Un'uscita a Treviso

Ciao a tutti,

noi della 2^B il 27 aprile siamo andati in gita a Treviso e vi volevamo raccontare com'è andata questa splendida avventura...

Mercoledì mattina eravamo tutti eccitati, e sin dalle 04:00 del mattino iniziarono ad arrivare messaggi nel gruppo classe, ad esempio: "Evviva, oggi si va in gita" oppure "Evvai, oggi a Treviso!".

Arriviamo in cortile alle ore 08:00, tutti quanti puntuali; saliamo le scale, entriamo in classe, la prof. fa tutte le raccomandazioni del caso che nessuno ascolta. Poi partiamo, io e li mio gruppetto parliamo di come si potrebbe vivere dentro i negozi di cinesi, di come "Tiger" possa essere una filosofia di vita o cose del genere... Ad un certo punto vediamo un nido con delle uova, per la grandezza sicuramente di cigno, ma l'esperto della classe afferma che per essere sicuri bisogna annusarle, perché in base all'odore si capisce di che animali siano.

Chiacchiera e cammina, cammina e chiacchiera arriviamo dai murales e Nicoletta ci spiega che l'esposizione si chiama Restera Art District, che i murales che vedremo non sono fatti solo con le bombolette ma anche con altri materiali, che esistono i murales a secco e quelli a... non ricordo l'altro termine, comunque se uno è a secco, l'altro sarà ad umido. Abbiamo guardato tutti i murales con attenzione: quelli nuovi, quelli vecchi, quelli sgretolati, quelli rovinati con delle scritte a caso fatte da gente che non li apprezza. Alla fine della spiegazione siamo ripartiti e poco dopo un cigno ha attaccato un mio compagno, ma questo si poteva tralasciare. 

Poi siamo entrati in città e abbiamo fatto merenda, qualche foto qui, qualche foto là e erano arrivate già le 10:20...

Siamo ripartiti per la visita al centro città e così abbiamo visto e imparato tante cose nuove e interessanti su molti palazzi storici. Io per esempio, ho esposto qualche curiosità sulla chiesa di Santa Lucia...

Il ritorno è stato molto simile all'andata, ma più veloce e soprattutto con più lamentele. Siamo arrivati a scuola puntuali e ci siamo salutati felici, ma esausti dalla lunga camminata.

 

Sara C. 2^B

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LA Belle Epoque!

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Qui a Silea c’è aria di Belle Èpoque!

In quest’ultimo mese di maggio 33 ballerini, 39 attori e 22 cantanti sono stati catapultati all’inizio del 1900 e sono stati coinvolti nella preparazione di un meraviglioso spettacolo. I ragazzi della Scuola Secondaria di I° grado “Marco Polo” di Silea, con il sostegno dell’Amministrazione comunale, si sono immedesimati nelle grandi personalità di quell’epoca, capaci di rivoluzionare l’Europa con le loro importanti invenzioni, che condizionano ancora oggi la nostra vita.

Sotto la guida degli insegnanti, venerdì 13 maggio, dalle ore 20:00, gli studenti hanno potuto sfoggiare i loro costumi e il loro talento. Canti, balli ed emozioni hanno reso unico l’evento, riuscendo a trasportare il pubblico in un viaggio nel passato: un’ambientazione caratterizzata da una realtà complessa tra progresso, innovazioni e sogni, ma allo stesso tempo anche tra ombre, povertà e difficoltà. Lotta, impegno e fatica, certo, ma anche felicità, leggerezza e voglia di vivere. Questi sono i valori che hanno voluto ricordare i ragazzi con questo spettacolo, per non dimenticare le brutture del passato ma anche le bellezze che fanno venire voglia di futuro.

L’affascinante mondo della Belle Èpoque è tornato!

Francesca C., Arianna D. V.

Classe 3B
Scuola "M. Polo", Istituto Comprensivo di Silea

Il link per l'articolo sulla Tribuna è Alla scuola media di Silea va in scena la Belle Èpoque - Tribuna di Treviso Treviso (gelocal.it)

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Progetto Valore Memoria: Spettacolo "Il Futuro è già qui. La Belle Époque tra Progresso, Innovazioni e ombre" (2)

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Venerdì 13 maggio 2022 alle ore 20.00, presso il piazzale retrostante la Scuola Secondaria di I grado, verrà rappresentato lo Spettacolo "Il Futuro è già qui. La Belle Époque tra Progresso, Innovazioni e ombre" degli alunni delle Classi Terze. Attraverso recitazione, canto e ballo, gli studenti vivono la Storia d'Europa tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, in quella corsa verso il progresso che non ha ancora avuto fine.