La Storia Siamo Noi

GREST 2016

Categoria:
Ciao, siamo Sara e Alessia della classe 1C! Vogliamo raccontare della nostra esperienza al Grest 2016. Tanto per cominciare i nostri animatori sono simpaticissimi e molto comici, ci hanno sempre aiutato nei giochi. Iniziavamo ogni mattina con una preghiera e subito dopo cominciavamo con i giochi. Eravamo divisi in squadre e ogni giorno dovevamo sempre scontrarci con squadre diverse. Ogni squadra aveva un proprio nome in base al tema che il Grest sceglieva, ad esempio l’ anno scorso c’era il tema dello SPORT ed uno dei vari nomi era: nuotatori, sollevatori, fantini, hokey su prato… Il pomeriggio si svolgevano dei laboratori, ad esempio: fimo, magliette dipinte, cucina…. Ci siamo divertite molto!!! Questo era il nostro parere sul Grest. Vi consigliamo di partecipare!!!!!!

Le nostre passioni

Categoria:
Ciao a tutti ragazzi noi siamo Marta e Maddalena della Commissione Blog! Speriamo che la settimana del Blog vi sia piaciuta e che abbiate imparato qualcosa divertendovi!
Siamo qui per parlare delle nostre passioni: a noi piace giocare a tennis (Marta) e ballare (Maddalena). Inoltre ci piace guardare la TV...le serie che seguo io (Marta) sono i Thunderman, Icarli e tante altre, mi piacciono perchè mi immedesimo nei personaggi; a chi non piacerebbe avere la capacità di attirare le cose quando sei nella vasca con acqua calda e il sapone e lontano dalla vasca?!!?!?!?!
A me (Maddalena) piace guardare: "e alla fine arriva la mamma", "friends" e "baby daddy" perchè i personaggi sono simpatici....anche se le storie non sono proprio adatte alla nostra età...
Le nostre canzoni preferite sono UGUALI: "thousend years", "a modo tuo", "oro nero", "solo due satelliti" e "sai che", "the greatest", "treat you better"...
Cosa piace fare a voi? Che programmi guardate? E che canzoni ascoltate?
 

Buona settimana a futuri membri della commissione blog

Marta e Maddalena 2E

ASTROSAMANTHA, MISSIONE COMPIUTA!

Categoria:
Da bambina Samantha Cristoforetti aveva un sogno: andare nello spazio. Un obiettivo raggiunto mettendo insieme per tutta la vita, uno dopo l'altro, una serie di mattoncini. E oggi ai ragazzi consiglia: siate sempre voraci di conoscenze e abilità...... (clicca QUI per continuare la lettura) prof.ssa Maccatrozzo

8 MARZO - GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

Categoria:
La Giornata internazionale della donna (comunemente definita Festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo. Nel video che vi propongo si spiega perché si celebra la giornata della donna (clicca qui). Buona visione ;-) prof.ssa Maccatrozzo

MEMORIA!!!!

Categoria:
Ciao a tutti.....volevo condividere con voi una lettera...ma non una lettera qualsiasi bensì una lettera piena di verità, di avvertimento.
Questa lettera è stata scritta da Umberto Eco, l'ha scritta per il nipote...ma non vi anticipo nulla. Ecco qua la lettera:
(...) Ma non è di questo che volevo parlarti, bensì di una malattia che ha colpito la tua generazione e persino quella dei ragazzi più grandi di te, che magari vanno già all’università: la perdita della memoria.
È vero che se ti viene il desiderio di sapere chi fosse Carlo Magno o dove stia Kuala Lumpur non hai che da premere qualche tasto e Internet te lo dice subito. Fallo quando serve, ma dopo che lo hai fatto cerca di ricordare quanto ti è stato detto per non essere obbligato a cercarlo una seconda volta se per caso te ne venisse il bisogno impellente, magari per una ricerca a scuola. Il rischio è che, siccome pensi che il tuo computer te lo possa dire a ogni istante, tu perda il gusto di mettertelo in testa. Sarebbe un poco come se, avendo imparato che per andare da via Tale a via Talaltra, ci sono l’autobus o il metro che ti permettono di spostarti senza fatica (il che è comodissimo e fallo pure ogni volta che hai fretta) tu pensi che così non hai più bisogno di camminare. Ma se non cammini abbastanza diventi poi “diversamente abile”, come si dice oggi per indicare chi è costretto a muoversi in carrozzella. Va bene, lo so che fai dello sport e quindi sai muovere il tuo corpo, ma torniamo al tuo cervello.

La memoria è un muscolo come quelli delle gambe, se non lo eserciti si avvizzisce e tu diventi (dal punto di vista mentale) diversamente abile e cioè (parliamoci chiaro) un idiota. E inoltre, siccome per tutti c’è il rischio che quando si diventa vecchi ci venga l’Alzheimer, uno dei modi di evitare questo spiacevole incidente è di esercitare sempre la memoria.

Quindi ecco la mia dieta. Ogni mattina impara qualche verso, una breve poesia, o come hanno fatto fare a noi, “La Cavallina Storna” o “Il sabato del villaggio”. E magari fai a gara con gli amici per sapere chi ricorda meglio. Se non piace la poesia fallo con le formazioni dei calciatori, ma attento che non devi solo sapere chi sono i giocatori della Roma di oggi, ma anche quelli di altre squadre, e magari di squadre del passato (figurati che io ricordo la formazione del Torino quando il loro aereo si era schiantato a Superga con tutti i giocatori a bordo: Bacigalupo, Ballarin, Maroso eccetera). Fai gare di memoria, magari sui libri che hai letto (chi era a bordo della Hispaniola alla ricerca dell’isola del tesoro? Lord Trelawney, il capitano Smollet, il dottor Livesey, Long John Silver, Jim…) Vedi se i tuoi amici ricorderanno chi erano i domestici dei tre moschettieri e di D’Artagnan (Grimaud, Bazin, Mousqueton e Planchet)… E se non vorrai leggere “I tre moschettieri” (e non sai che cosa avrai perso) fallo, che so, con una delle storie che hai letto.

Sembra un gioco (ed è un gioco) ma vedrai come la tua testa si popolerà di personaggi, storie, ricordi di ogni tipo. Ti sarai chiesto perché i computer si chiamavano un tempo cervelli elettronici: è perché sono stati concepiti sul modello del tuo (del nostro) cervello, ma il nostro cervello ha più connessioni di un computer, è una specie di computer che ti porti dietro e che cresce e s’irrobustisce con l’esercizio, mentre il computer che hai sul tavolo più lo usi e più perde velocità e dopo qualche anno lo devi cambiare. Invece il tuo cervello può oggi durare sino a novant’anni e a novant’anni (se lo avrai tenuto in esercizio) ricorderà più cose di quelle che ricordi adesso. E gratis.

C’è poi la memoria storica, quella che non riguarda i fatti della tua vita o le cose che hai letto, ma quello che è accaduto prima che tu nascessi.

Oggi se vai al cinema devi entrare a un’ora fissa, quando il film incomincia, e appena incomincia qualcuno ti prende per così dire per mano e ti dice cosa succede. Ai miei tempi si poteva entrare al cinema a ogni momento, voglio dire anche a metà dello spettacolo, si arrivava mentre stavano succedendo alcune cose e si cercava di capire che cosa era accaduto prima (poi, quando il film ricominciava dall’inizio, si vedeva se si era capito tutto bene - a parte il fatto che se il film ci era piaciuto si poteva restare e rivedere anche quello che si era già visto). Ecco, la vita è come un film dei tempi miei. Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo; serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove.

Ora la scuola (oltre alle tue letture personali) dovrebbe insegnarti a memorizzare quello che è accaduto prima della tua nascita, ma si vede che non lo fa bene, perché varie inchieste ci dicono che i ragazzi di oggi, anche quelli grandi che vanno già all’università, se sono nati per caso nel 1990 non sanno (e forse non vogliono sapere) che cosa era accaduto nel 1980 (e non parliamo di quello che è accaduto cinquant’anni fa). Ci dicono le statistiche che se chiedi ad alcuni chi era Aldo Moro rispondono che era il capo delle Brigate Rosse - e invece è stato ucciso dalle Brigate Rosse.

Non parliamo delle Brigate Rosse, rimangono qualcosa di misterioso per molti, eppure erano il presente poco più di trent’anni fa. Io sono nato nel 1932, dieci anni dopo l’ascesa al potere del fascismo ma sapevo persino chi era il primo ministro ai tempi dalla Marcia su Roma (che cos’è?). Forse la scuola fascista me lo aveva insegnato per spiegarmi come era stupido e cattivo quel ministro (“l’imbelle Facta”) che i fascisti avevano sostituito. Va bene, ma almeno lo sapevo. E poi, scuola a parte, un ragazzo d’oggi non sa chi erano le attrici del cinema di venti anni fa mentre io sapevo chi era Francesca Bertini, che recitava nei film muti venti anni prima della mia nascita. Forse perché sfogliavo vecchie riviste ammassate nello sgabuzzino di casa nostra, ma appunto ti invito a sfogliare anche vecchie riviste perché è un modo di imparare che cosa accadeva prima che tu nascessi.

Ma perché è così importante sapere che cosa è accaduto prima? Perché molte volte quello che è accaduto prima ti spiega perché certe cose accadono oggi e in ogni caso, come per le formazioni dei calciatori, è un modo di arricchire la nostra memoria.

Bada bene che questo non lo puoi fare solo su libri e riviste, lo si fa benissimo anche su Internet. Che è da usare non solo per chattare con i tuoi amici ma anche per chattare (per così dire) con la storia del mondo. Chi erano gli ittiti? E i camisardi? E come si chiamavano le tre caravelle di Colombo? Quando sono scomparsi i dinosauri? L’arca di Noè poteva avere un timone? Come si chiamava l’antenato del bue? Esistevano più tigri cent’anni fa di oggi? Cos’era l’impero del Mali? E chi invece parlava dell’Impero del Male? Chi è stato il secondo papa della storia? Quando è apparso Topolino?

Potrei continuare all’infinito, e sarebbero tutte belle avventure di ricerca. E tutto da ricordare. Verrà il giorno in cui sarai anziano e ti sentirai come se avessi vissuto mille vite, perché sarà come se tu fossi stato presente alla battaglia di Waterloo, avessi assistito all’assassinio di Giulio Cesare e fossi a poca distanza dal luogo in cui Bertoldo il Nero, mescolando sostanze in un mortaio per trovare il modo di fabbricare l’oro, ha scoperto per sbaglio la polvere da sparo, ed è saltato in aria (e ben gli stava). Altri tuoi amici, che non avranno coltivato la loro memoria, avranno vissuto invece una sola vita, la loro, che dovrebbe essere stata assai malinconica e povera di grandi emozioni.

Coltiva la memoria, dunque, e da domani impara a memoria “La Vispa Teresa”. 
Le mie considerazioni riguardano il fatto che le nostre fasce d'età (11-13-14) sono quelle più coinvolte da questa "perdita della memoria".
Perché?
Perché qui parla di oggetti tecnologici, e ci sono ragazzi che già dalle lontane ( mica tanto  ) elementari ce l'hanno!!.
Non posso certo negare che anche io vorrei un telefono!!...
Ma torniamo al discorso della memoria.
Ormai la nostra generazione non ci fa caso a questo "fenomeno"...neanche io me ne rendevo conto, fino a che, mio papà, ha condiviso con noi questo testo.
Già il fatto che sia una lettera ci fa capire qualcosa: questo avvertimento poteva tranquillamente mandarlo al nipote per whatsapp, anzi sarebbe arrivato ben prima!...invece ha voluto mandarlo per lettera......potete dire quello che volete: che, non per offendere Umberto Eco, è una cosa da vecchi scrivere lettere!!! Ma prima di dire queste cose pensateci.
Chi vuole leggere tutta la lettera vada su questo sito: 
http://espresso.repubblica.it/visioni/2014/01/03/news/umberto-eco-caro-nipote-studia-a-memoria-1.147715?refresh_ce                                                                                 
FATEMI SAPERE!!!                                                                        
Marta 1E