La Storia Siamo Noi

👨DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UMANI👩

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In questo periodo in classe stiamo parlando della Dichiarazione dei diritti umani,
delle discriminazioni e della schiavitĂą ancora presente nel mondo.
Alcune discriminazioni hanno a che fare con la prima impressione, cioè il farsi un’idea sul tipo di persona con cui abbiamo a che fare. Molte volte classifichiamo le persone: per il colore della pelle, per la religione, per le opinioni politiche, per l’appartenenza territoriale ecc.
Oggi la discriminazione avviene anche sotto forma di traffico di esseri umani, sfruttamento del lavoro per colmare debiti, sfruttamento minorile, sfruttamento per lavori domestici ecc. Nel 2017, le persone in schiavitĂą erano circa 40 milioni. La maggior parte dei moderni schiavi lavora in settori come l’agricoltura, la pesca, l’artigianato, l’estrazione mineraria e i servizi e lavori domestici.
Con la schiavitĂą moderna facciamo male non solo alle persone coinvolte, ma anche al resto del mondo. Le conseguenze di queste discriminazioni le paghiamo tutti. 

Marco 2C

18 Dicembre: Giornata Mondiale dei Migranti

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c65c3f91 cfce 42ce a146 08f19498a490Il 18 dicembre si festeggia la giornata mondiale dei migranti.

I migranti sono delle popolazioni etniche che scappano dal propio paese per motivi di guerra o per altre questioni. Volevo condividere con voi una  testimonianza toccante al punto giusto.

Chi sei?
Sono un migrante, ma questo lo sapete giĂ .

Da dove vieni?
Da molto lontano. Ho alle mie spalle un viaggio che dura da una vita. Il mio peregrinare non è ancora terminato.

Di che nazionalitĂ  sei?
Tutte e nessuna. Se vi dico che non lo so, non mi credete, ma è così. Mi sento come una foglia d'autunno portata via dal vento e che volteggia senza sosta nell'aria o come uno straccio che viene soffiato via e sbatacchiato,  vagando di qua e di lĂ , senza meta, senza sapere da dove viene, dove si trova e dove andrĂ .

La tua etĂ ?
Forse 5, forse 12, magari anche 19. Oppure 28, 35, 42? Scegliete voi. Non so neanche questo, ma non è così importante.

Dove sono i tuoi familiari?
Lo ignoro, non so dove siano in questo momento, non so se siano ancora vivi, non so se i miei fratelli e le mie sorelle siano con loro o se i loro corpi siano stati accolti tra le fredde braccia del mare o tra quelle  di qualche terra sconosciuta. So che  ho  moltissimi altri familiari,  fratelli e sorelle: sono qui, vicino e intorno a me in questo campo profughi. Sono sicuro che lungo la mia strada ne incontrerò molti altri.

 Di seguito vi propongo un video molto toccante di un intervista realizzata da repubblica tv

https://video.repubblica.it/mondo-solidale/il-racconto-di-migranti-eritrei/146605/145123

Giulio 2C

Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali

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animaliCiao a tutti sono Carlotta C. della 1F 

Il 10 dicembre 1948 l'Assemblea delle Nazioni Unite redige la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. In essa viene dichiarato che il rispetto e la dignitĂ  per ogni essere umano devono essere le basi fondamentali per la libertĂ ,la giustizia e la pace nel mondo. Alcuni anni fa persone, gruppi ed organizzazioni hanno iniziato a chiedere che tutto questo fosse esteso anche agli animali e per questo il 10 dicembre Ă© diventata la Giornata Internazionale per i Diritti Animali, un momento storico ed un'opportunitĂ  per ricordare alla societĂ  che la libertĂ ,la giustizia ed il rispetto sono valori fondamentali per ogni singolo individuo,a prescindere dalla razza,il genere,la posizione sociale o la specie ma anche per gli animali.

Grazie a tutti per questa attenzione e spero che abbiate capito che non bisogna mai abbandonare gli animali sono anche loro esseri viventi!

Carlotta C. 1F

Ratko Mladik

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donne serbeDi recente è stato arrestato Ratko Mladik, a questo punto è naturale chiedersi "chi è quest' essere?". Costui è stato un generale serbo che, durante la guerra tra Serbia e Bosnia, comandò l' uccisione preceduta dallo stupro di molte donne bosniache. La tecnica che usavano per portare alla pazzia le donne, era orribile: prima uccidevano i loro parenti maschi davanti ai loro occhi, poi violentavano le bambine e le ragazze rimaste in vita. La violenza su queste povere donne contribuiva la nascita di molti bambini "misti": cioè con sangue serbo e bosniaco. Spesso le donne non riuscivano ad accettare il fatto che avessero in grembo un figlio che non avrebbero mai voluto avere, infatti molte di loro, per la disperazione, si suicidavano. Questo fa capire che la violenza fatta dai serbi verso i bosniaci non era solo fisica, ma anche psicologica. Ratko Mladik, dopo la sentenza dell'AIA (tribunale delle Nazioni Unite) è attualmente in carcere pronto a restarci per il resto della sua vita  con la gioia delle madri delle donne uccise e violentate dall'esercito di Mladik.

Marta e Maddalena 3E

Manifesto della comunicazione non ostile

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"Il potere delle parole: commuovono, scaldano il cuore, valorizzano, danno fiducia, semplicemente uniscono… E poi ci sono tweet, post e status: feriscono, fanno arrabbiare, offendono, denigrano, inesorabilmente allontanano. PerchĂ© se è  vero che i social network sono luoghi virtuali dove si incontrano persone reali, allora viene da domandarsi chi siamo e con chi vogliamo condividere questo luogo." (http://www.paroleostili.com/) 

Il 18 febbraio  a Trieste si è presentato un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza nelle parole, il Manifesto della comunicazione non ostile, una carta che raccoglie 10 princìpi di stile per ridurre, arginare e combattere i linguaggi negativi che si propagano facilmente in Rete. Ecco il risultato...

Prof.ssa Maccatrozzo