 Ciao a tutti!
Leggendo un articolo di un ancora un anno fa, ho pensato di condividere questo studio che non hanno fatto molto recentemente ma è molto interessante e spero che lo sia anche per i seguaci del blog.
"Quella voglia di sperimentare tutto nella vita, la certezza di avere un'infinita quantità di porte davanti, la volontà di staccare il cordone ombelicale ed iniziare a sbattere le ali fuori dal nido. Si chiama adolescenza e, fino ad ora, era considerata quell'età che va dai 14 ai 19 anni circa, il periodo delle scuole superiori e della prima università, quel lasso di tempo tanto amato e rimpianto quanto odiato e rimosso che ci fa capire che siamo essere umani a prescindere da mamma e papà e che, da loro, ci possiamo e dobbiamo differenziare.
Secondo gli studiosi della Pittsburgh School of Medicine, però, oggi l'adolescenza non finisce con la maturità, ma prosegue ben oltre arrivando fino ai 25 anni. I medici hanno studiato tutta una serie di impulsi cerebrali e sono arrivati a questa conclusione. Il cervello "reagisce" in maniera adolescenziale (senza che questo abbia per forza un'accezione negativa) ben oltre la fase canonica. Succede perchè dopo i 18, 20 anni si iniziano a muovere i primi veri passi fuori casa, talvolta ci si cerca un lavoro, spesso si frequenta l'università, si guida la macchina, si trascorreno le vacanze da soli, ma non si possono piantare ancora le radici dell'età adulta e la corteccia cerebrale sviluppa quelle stesse sensazioni di euforia che vengono prodotte dal cervello di un quindicenne.
Un tempo a 23, 24 anni si era già "sistemati", il più delle volte si aveva un lavoro stabile, la possibilità di possedere un'autonomia finanziaria e il cervello iniziava a "normalizzare" e lanciare input di stabilità e crescita. Ormai a 25 anni è già buono se si ha un contratto di collaborazione occasionale e se si trovano i soldi per uscire il sabato sera e così, anche il cervello, si è adeguato alla crisi e continua a sguazzare nell'adolscenza finchè può."
IreneZ3F
Ciao a tutti!
Leggendo un articolo di un ancora un anno fa, ho pensato di condividere questo studio che non hanno fatto molto recentemente ma è molto interessante e spero che lo sia anche per i seguaci del blog.
"Quella voglia di sperimentare tutto nella vita, la certezza di avere un'infinita quantità di porte davanti, la volontà di staccare il cordone ombelicale ed iniziare a sbattere le ali fuori dal nido. Si chiama adolescenza e, fino ad ora, era considerata quell'età che va dai 14 ai 19 anni circa, il periodo delle scuole superiori e della prima università, quel lasso di tempo tanto amato e rimpianto quanto odiato e rimosso che ci fa capire che siamo essere umani a prescindere da mamma e papà e che, da loro, ci possiamo e dobbiamo differenziare.
Secondo gli studiosi della Pittsburgh School of Medicine, però, oggi l'adolescenza non finisce con la maturità, ma prosegue ben oltre arrivando fino ai 25 anni. I medici hanno studiato tutta una serie di impulsi cerebrali e sono arrivati a questa conclusione. Il cervello "reagisce" in maniera adolescenziale (senza che questo abbia per forza un'accezione negativa) ben oltre la fase canonica. Succede perchè dopo i 18, 20 anni si iniziano a muovere i primi veri passi fuori casa, talvolta ci si cerca un lavoro, spesso si frequenta l'università, si guida la macchina, si trascorreno le vacanze da soli, ma non si possono piantare ancora le radici dell'età adulta e la corteccia cerebrale sviluppa quelle stesse sensazioni di euforia che vengono prodotte dal cervello di un quindicenne.
Un tempo a 23, 24 anni si era già "sistemati", il più delle volte si aveva un lavoro stabile, la possibilità di possedere un'autonomia finanziaria e il cervello iniziava a "normalizzare" e lanciare input di stabilità e crescita. Ormai a 25 anni è già buono se si ha un contratto di collaborazione occasionale e se si trovano i soldi per uscire il sabato sera e così, anche il cervello, si è adeguato alla crisi e continua a sguazzare nell'adolscenza finchè può."
IreneZ3FADOLESCENZA
    Categoria: La Storia Siamo Noi
     Ciao a tutti!
Leggendo un articolo di un ancora un anno fa, ho pensato di condividere questo studio che non hanno fatto molto recentemente ma è molto interessante e spero che lo sia anche per i seguaci del blog.
"Quella voglia di sperimentare tutto nella vita, la certezza di avere un'infinita quantità di porte davanti, la volontà di staccare il cordone ombelicale ed iniziare a sbattere le ali fuori dal nido. Si chiama adolescenza e, fino ad ora, era considerata quell'età che va dai 14 ai 19 anni circa, il periodo delle scuole superiori e della prima università, quel lasso di tempo tanto amato e rimpianto quanto odiato e rimosso che ci fa capire che siamo essere umani a prescindere da mamma e papà e che, da loro, ci possiamo e dobbiamo differenziare.
Secondo gli studiosi della Pittsburgh School of Medicine, però, oggi l'adolescenza non finisce con la maturità, ma prosegue ben oltre arrivando fino ai 25 anni. I medici hanno studiato tutta una serie di impulsi cerebrali e sono arrivati a questa conclusione. Il cervello "reagisce" in maniera adolescenziale (senza che questo abbia per forza un'accezione negativa) ben oltre la fase canonica. Succede perchè dopo i 18, 20 anni si iniziano a muovere i primi veri passi fuori casa, talvolta ci si cerca un lavoro, spesso si frequenta l'università, si guida la macchina, si trascorreno le vacanze da soli, ma non si possono piantare ancora le radici dell'età adulta e la corteccia cerebrale sviluppa quelle stesse sensazioni di euforia che vengono prodotte dal cervello di un quindicenne.
Un tempo a 23, 24 anni si era già "sistemati", il più delle volte si aveva un lavoro stabile, la possibilità di possedere un'autonomia finanziaria e il cervello iniziava a "normalizzare" e lanciare input di stabilità e crescita. Ormai a 25 anni è già buono se si ha un contratto di collaborazione occasionale e se si trovano i soldi per uscire il sabato sera e così, anche il cervello, si è adeguato alla crisi e continua a sguazzare nell'adolscenza finchè può."
IreneZ3F
Ciao a tutti!
Leggendo un articolo di un ancora un anno fa, ho pensato di condividere questo studio che non hanno fatto molto recentemente ma è molto interessante e spero che lo sia anche per i seguaci del blog.
"Quella voglia di sperimentare tutto nella vita, la certezza di avere un'infinita quantità di porte davanti, la volontà di staccare il cordone ombelicale ed iniziare a sbattere le ali fuori dal nido. Si chiama adolescenza e, fino ad ora, era considerata quell'età che va dai 14 ai 19 anni circa, il periodo delle scuole superiori e della prima università, quel lasso di tempo tanto amato e rimpianto quanto odiato e rimosso che ci fa capire che siamo essere umani a prescindere da mamma e papà e che, da loro, ci possiamo e dobbiamo differenziare.
Secondo gli studiosi della Pittsburgh School of Medicine, però, oggi l'adolescenza non finisce con la maturità, ma prosegue ben oltre arrivando fino ai 25 anni. I medici hanno studiato tutta una serie di impulsi cerebrali e sono arrivati a questa conclusione. Il cervello "reagisce" in maniera adolescenziale (senza che questo abbia per forza un'accezione negativa) ben oltre la fase canonica. Succede perchè dopo i 18, 20 anni si iniziano a muovere i primi veri passi fuori casa, talvolta ci si cerca un lavoro, spesso si frequenta l'università, si guida la macchina, si trascorreno le vacanze da soli, ma non si possono piantare ancora le radici dell'età adulta e la corteccia cerebrale sviluppa quelle stesse sensazioni di euforia che vengono prodotte dal cervello di un quindicenne.
Un tempo a 23, 24 anni si era già "sistemati", il più delle volte si aveva un lavoro stabile, la possibilità di possedere un'autonomia finanziaria e il cervello iniziava a "normalizzare" e lanciare input di stabilità e crescita. Ormai a 25 anni è già buono se si ha un contratto di collaborazione occasionale e se si trovano i soldi per uscire il sabato sera e così, anche il cervello, si è adeguato alla crisi e continua a sguazzare nell'adolscenza finchè può."
IreneZ3F Aggiungi commento 
 
 celti[/caption]
Salve a tutti!!
Il 18 Luglio 2015 sono andato ad una festa celtica a Giavera del Montello. Questo festival si tiene ogni anno. La festa è molto particolare, perché si può ritornare indietro nel tempo vedendo come vivevano gli antichi celti attraverso una bellissima ricostruzione di un villaggio. Si può anche imparare a tirare con l’arco e con la balestra mirando ad un tabellone posto in mezzo ad un prato. La festa è anche l’occasione per vedere degli spettacoli di danza e musica celtica, che durano fino mezzanotte. Per gli appassionati (come me) si possono comprare riproduzioni di armi medioevali sia in metallo sia in legno, oppure riproduzioni di gioielli con simboli celtici. Come in tutte le feste che si rispettino si può cenare insieme ai propri amici con pietanze dai nomi fantastici: il piatto di Re Artu’, le pietanze delle streghe, ecc.
E’ già la terza volta che vado a questo festival, ma è sempre meraviglioso.
Voi conoscete altri festival? Se sì quali sono, dove sono e come sono? Raccontatemi......voglio tanti commenti!!!!!
Lorenzo Moretto classe 3°f
 celti[/caption]
Salve a tutti!!
Il 18 Luglio 2015 sono andato ad una festa celtica a Giavera del Montello. Questo festival si tiene ogni anno. La festa è molto particolare, perché si può ritornare indietro nel tempo vedendo come vivevano gli antichi celti attraverso una bellissima ricostruzione di un villaggio. Si può anche imparare a tirare con l’arco e con la balestra mirando ad un tabellone posto in mezzo ad un prato. La festa è anche l’occasione per vedere degli spettacoli di danza e musica celtica, che durano fino mezzanotte. Per gli appassionati (come me) si possono comprare riproduzioni di armi medioevali sia in metallo sia in legno, oppure riproduzioni di gioielli con simboli celtici. Come in tutte le feste che si rispettino si può cenare insieme ai propri amici con pietanze dai nomi fantastici: il piatto di Re Artu’, le pietanze delle streghe, ecc.
E’ già la terza volta che vado a questo festival, ma è sempre meraviglioso.
Voi conoscete altri festival? Se sì quali sono, dove sono e come sono? Raccontatemi......voglio tanti commenti!!!!!
Lorenzo Moretto classe 3°f