Tra il 27, Giornata della Memoria dell’Olocausto, ed il 28 Gennaio, diverse classi del nostro istituto hanno partecipato ad uno spettacolo che rappresentava la vita di Anna Frank testimone, grazie al suo prezioso Diario, della persecuzione ebraica, all’interno del cosiddetto alloggio segreto.
Il pathos, l’attenzione e la partecipazione create dalle due attrici assai trascinanti, hanno reso questo giorno ancor più significativo. Soprattutto la creazione di questo legame tra Anna ed il suo Diario, ha fatto capire quanto a volte, in situazioni difficili, la scrittura e lo sfogo su carta, specialmente per una ragazzina quattordicenne piena di sogni e speranza nel futuro, possa essere, oltre che una fonte per l’avvenire, anche “la migliore amica Kitty”.
Grazie ad Anna ognuno di noi può riscoprire quanto sia importante ed unica la propria Libertà, senza obblighi a volte opprimenti.
Il laboratorio di biblioteca l’ho svolto con Laura, Viola, Jennifer, Cristian e Nicolò.
L’attività è iniziata con la presentazione dell’aula in cui si trova la nostra biblioteca, quindi abbiamo spiegato il sistema di registrazione dei testi e la divisione dei libri sugli scaffali, attraverso dei simboli che rappresentano il genere della vicenda. In seguito alcuni di noi hanno letto “Amali e l’albero”, un racconto illustrato e adatto ai ragazzini di quinta elementare.
Conclusa la lettura abbiamo spiegato un gioco, ovvero creare una breve storia attraverso l’uso di tre parole. I bambini, divisi in due tavoli, hanno dovuto lanciare tre dadi sui lati di ciascuno dei quali avevamo scritto: dei personaggi, dei luoghi e degli aggettivi. Con le parole trovate ogni gruppo ha inventato una vicenda e al termine ognuno ha letto la propria storia.
Finito il tempo, abbiamo salutato i bambini e abbiamo augurato loro un buon anno scolastico e una buona scelta della scuola per l’anno 2020-2021. Con i miei compagni ci siamo divertiti a fare questa esperienza e siamo stati felici di aver mostrato le nostre abilità ai bambini, alle maestre, alla professoressa Perman e alla Dirigente Maria Pia Davanzo.
I giorni 25 del mese di novembre e 2, 7 e 9 di dicembre la nostra classe ha partecipato al Progetto d’Istituto della Continuità, abbiamo, cioè, accolto i bambini delle classi quinte di Silea, Lanzago, Sant’Elena e delle scuole fuori del nostro Comune.
Tra i laboratori vi era quello di ceramica che consisteva in due momenti: il primo in aula di artistica dove abbiamo spiegato ai bambini come si svolgono le lezioni di storia dell’arte e mostrato i materiali e i disegni che abbiamo realizzato e che, l’anno prossimo, dovranno realizzare anche loro.
Successivamente, ci siamo spostati nell’ aula di ceramica, dove i bambini avrebbero provato a manipolare la creta e a creare un animaletto.
Mentre alcune di noi, a turno spiegavano i procedimenti per realizzare il lavoro, altri osservavano che i bambini capissero i vari passaggi.
Quando tutti hanno finito il proprio lavoretto, si sono messi in fila con il loro capogruppo pronti e carichi per il prossimo laboratorio.
La mia classe ha avuto l’occasione di ripetere questa esperienza per due anni consecutivi e siamo felici di aver potuto partecipare a questo progetto così importante e spero che nei prossimi anni anche altri alunni della scuola potranno replicare questa esperienza.