Per celebrare una giornata di manifestazioni contro i problemi climatici,abbiamo guardato la parte del documentario “Our Planet” specificamente riferita alle zone polari.
Questo movimento è nato seguendo l’esempio di Greta Thunberg: una sedicenne svedese che, ogni venerdì del 2018, scioperava dalle lezioni, per recarsi davanti alla sede del Parlamento del suo paese a protestare contro l’inquinamento ed il riscaldamento globale, e a chiedere con forza nuove politiche a favore della sostenibilità. È così nato “Friday for Future”, un movimento giovanile che organizza manifestazioni in tutto il modo per sensibilizzare le persone sui cambiamenti climatici.
Noi, vedendo il documentario, abbiamo potuto osservare gli effetti dannosi del riscaldamento globale in tutto il mondo. Abbiamo visto che molte specie di animali in Artide e Antartide si stanno estinguendo per colpa di noi umani. I krill infatti mangiano le alghe che crescono sotto al ghiaccio, e vengono poi mangiati dai pinguini, che a loro volta vengono mangiati dalle foche leopardo o dalle orche assassine. Ma se il ghiaccio si scioglierà, i krill non avranno più alghe da mangiare e moriranno, poi moriranno anche i pinguini che non potranno più mangiare i krill, e così via.
Abbiamo poi visto che gli orsi polari, nonostante le foche di cui si nutrono siano in aumento, faticano a cacciarle perché il loro habitat, sciogliendosi, è diventato troppo piatto, rendendo impossibile la furtività, su cui gli orsi polari si basavano quando cacciavano. Abbiamo visto anche che i trichechi sono costretti
ad ammassarsi in spazi troppo piccoli rispetto al loro numero. Prima infatti vivevano in luoghi ghiacciati e più grandi, oggi invece, a causa dello scioglimento dei ghiacci, sono costretti a rifugiarsi in luoghi rocciosi e molto ristretti. Alcuni tentano addirittura di scalare delle alture, nonostante non siano abituati a farlo, per avere più spazio, tuttavia la discesa è per loro un problema; molti decidono infatti di lanciarsi giù rischiando la morte.
Il documentario ci ha poi fornito dei dati sullo scioglimento dei ghiacci; ha reso noto che, in soli quarant’anni, in Antartide il 40% del ghiaccio si è sciolto. Addirittura entro il 2040 nel periodo estivo si arriverà allo scioglimento completo dei ghiacci in quel continente.
Abbiamo, quindi, compreso quanto il ghiaccio sia fondamentale non solo per gli animali dei due poli, luoghi nei quali c’è la più grande biodiversità rispetto a qualsiasi altro posto del pianeta, ma anche per le temperature di tutta la Terra. Il ghiaccio, infatti, essendo di colore bianco, riflette i raggi solari, permettendo di mantenere una temperatura costante più bassa. Se al contrario, non ci fosse più il bianco dei ghiacci, ma il colore più scuro dei mari, i raggi solari non verrebbero più riflessi, ma assorbiti, aumentando quindi le temperature di tutto il pianeta.
Questo Nostro Pianeta che pagherebbe il conto irrimediabilmente più alto.
Silvio S. 2F